La Corsia

Entriamo in punta di piedi nelle stanze dell’ospedale e con infinita delicatezza regaliamo sorrisi e leggerezza a chi sta vivendo un momento di dolore.

L’obiettivo del nostro servizio è quello di far sentire protagonista il paziente, sia esso bambino, anziano o adulto, stimolando in lui emozioni positive attraverso l’ascolto e la comicità.

Offriamo le nostre energie, idee ed emozioni a chiunque incontriamo lungo il nostro percorso. La nostra è una lingua internazionale fatta di sorrisi, abbracci e gesti sinceri. Crediamo fortemente nell’importanza terapeutica della risata, non solo per la persona che sta affrontando la malattia o il momento di difficoltà, ma anche per la famiglia e per tutti quelli che le stanno accanto.

Il Bambino

Quando entriamo nelle stanze, diamo spazio alla nostra fantasia per creare mondi immaginari dove accompagnare i bambini distraendoli dalla realtà ospedaliera che stanno vivendo: facciamo volare bolle di sapone, creiamo sculture di palloncini, trasformiamo le penne in bacchette magiche e proviamo ad alleggerire la sofferenza, anche se solo per pochi istanti. Crediamo che la risata sia una risorsa straordinaria in ogni momento della vita e per questo desideriamo portarla a ogni persona che incrociamo nel nostro cammino, anche a genitori, familiari, infermieri e medici.

L’Anziano

Il nostro Naso Rosso apre le porte dei reparti di Geriatria e Medicina dell’Ospedale di Piove di Sacco e va alla scoperta del fanciullo che ogni anima custodisce, per farlo divertire con bolle, magie e giochi di prestigio.
Entriamo nelle stanze dispensando ricette e raccogliendo finte ordinazioni, ci nutriamo degli aneddoti e proverbi che ci raccontano le persone che incontriamo, vere e proprie perle di saggezza che esistono solo nel bagaglio delle loro vite vissute. Impariamo a parlare in dialetto, combiniamo matrimoni tra nipoti e parenti, cerchiamo fidanzate ai nonni single, ci lasciamo incantare dalle loro storie di giovinezza, quando scrivevano lettere d’amore appassionate e facevano la corte alla loro amata.
Sono le emozioni il nostro motore, sono loro che ci permettono di scaldare i cuori delle persone, per poter abbracciare la loro anima e alleggerirla.

Le Missioni

Per noi Dottor Clown fare un’esperienza di missione significa sperimentare la magia del nostro servizio con il Naso Rosso in realtà differenti da quelle in cui operiamo abitualmente.

Assieme ad altre Associazioni e alla Confederazione Dottor Clown Italia capitanata dal Dott. Baristo, in questi anni abbiamo avuto l’onore di partire più volte con le nostre valige cariche di sorrisi, palloncini, magie e bolle di sapone alla volta di India, Argentina, Palestina, Brasile, Kenya, Italia e Ucraina.

“Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno” (Guy de Maupassant).

  • Missione India

La missione “Kittry Kittry Project” è nata nel 2006 grazie alla collaborazione con l’ONG veneziana Care&Share, conosciuta grazie al Dott. Evaristo Arnaldi, presidente della Confederazione Dottor Clown Italia; qualche anno prima, lui e altri medici dentisti erano partiti alla volta degli orfanotrofi in Andhra Pradesh (una delle regioni più povere dell’India) per prevenire e curare le malattie dei denti di circa 1000 bambini ospitati da Care&Share.

Una volta tornato in Italia Evaristo, alias Dott. Baristo, coinvolgendo tantissimi clown della Confederazione ha organizzato un viaggio a Vijayawada due volte l’anno, in estate e a Natale, perché assieme ai medici dentisti, chi potrebbe mai prendersi cura dei sorrisi dei bambini se non i clown?

Non ce lo siamo fatti ripetere due volte e, con il nostro Naso Rosso, abbiamo supportato le iniziative di Care&Share allestendo spettacoli nelle scuole, in centri per persone con disabilità e negli slums (insediamenti urbani densamente popolati, caratterizzati da condizioni di povertà).

Grazie ai laboratori per bambini di clownerie e giocoleria che abbiamo organizzato, negli anni è nato un gruppo di clown locali: i Kittry Kittry Clown (dal nome dell’”evviva” indiano), che allestiscono spettacoli e laboratori durante tutto l’anno.

Assieme a loro abbiamo sorriso, danzato, cantato, giocato, incontrato persone speciali e condiviso esperienze uniche, che continuano ad essere protagoniste nei nostri ricordi.

  • Missione Argentina

La storia di questo viaggio è iniziata nel lontano 2007, quando la nostra Associazione è stata estratta vincitrice del “Premio Norma e Mino Bellabona” indetto dall’associazione Jardin de los Ninos ONLUS, che si occupa di sostenere dei progetti solidali nella regione di Missiones, in particolare nel Barrio San Jorge e nel Barrio San Francisco a Posadas.

Grazie alla vittoria, abbiamo avuto l’onore di partecipare ad un viaggio premio nei paesi al sud del mondo e, una volta tornati a casa, abbiamo deciso di progettare una Missione ad hoc e di ripartire al più presto così, dal 2007 ad oggi, in Argentina ci siamo ritornati parecchie volte:

2008, “Clown in viaggio verso il sole – El fuego del Rey!”

2009, “Un clown verso il sole I”

2010, “Un clown verso il sole II”

2012, “Un clown verso il sole III”

Come mai?

Siamo ritornati perché secondo noi, Missione non significa solamente partire alla volta di un luogo remoto per un viaggio avventuroso; Missione è condivisione, incontro, scoperta, dono.

In tutti i viaggi verso il sole, le persone che abbiamo conosciuto ci hanno regalato momenti di quotidianità, il loro tempo, la loro gioia e i loro sorrisi, che resteranno per sempre indelebili nei nostri cuori.

  • Missione Ucraina

“Ogni sorriso in più di un bambino è una speranza in più per un futuro di pace”.

Facendo nostre le parole di Fabrizio Caramagna “Non chiederti: chi sono gli altri per essere aiutati? Chiediti: chi sono io per non aiutarli?”, il 19 e il 20 marzo 2022 Dott. Pallina e Dott. Scarabocchio sono partiti assieme alla Confederazione Dottor Clown Italia e a numerose associazioni di volontariato provenienti da tutta Italia per consegnare aiuti umanitari e medicinali donati grazie alla generosità di moltissime persone a Przemyśl (al confine tra Polonia e Ucraina) e ad accompagnare donne e bambini dai campi di prima accoglienza di Medyka ai centri di accoglienza italiani.

Sono state due giornate intense, faticose e al contempo preziose: è stato emozionante far parte di un unico convoglio umanitario compatto, numeroso e affiatato nato spontaneamente in pochissimi giorni con la volontà di aiutare il popolo ucraino colpito dal flagello della guerra.

Nemmeno il tempo di disfare le valige, mettere ad asciugare le bolle e far riposare i nostri palloncini che il telefono di Pagliacciolandia è squillato di nuovo: i volontari della Croce Bianca di Vicenza ci hanno chiesto di ripartire assieme a loro ed altre associazioni di volontariato; direzione Lublino, Przemyśl e Medyka.

Non potevamo mancare, così ci siamo rimessi in viaggio non una, ma ben altre due volte: dal 23 al 25 aprile e dal 2 al 5 giugno 2022.

In queste Missioni abbiamo preso parte ad un convoglio ricco di aiuti umanitari, personale sanitario e sorrisi a non finire per bambini ospitati negli orfanotrofi di Lublino, nei centri di prima accoglienza a Przemyśl e a Medyka; siamo poi stati invitati alla celebrazione della Giornata Internazionale del Bambino e abbiamo avuto l’onore di trascorrere un pomeriggio in compagnia di bambini e ragazzi ospitati in un centro per persone con disabilità.

Cosa ci resta di questi tre viaggi?

Rimane la cosa in cui noi crediamo di più: la meraviglia del mondo che incontriamo e che ci accoglie ogni volta che portiamo i nostri Nasi Rossi con noi.

L’emergenza

Fra le numerose catastrofi naturali verificatesi negli ultimi anni in tutto il mondo, anche l’Italia è stata colpita duramente più volte. Il terremoto in Abruzzo nel 2009 e quello in Emilia Romagna nel 2012. Come clown, ci siamo subito resi disponibili a sostenere e confortare le persone coinvolte provando a far vivere loro qualche istante di spensieratezza.

  • TERREMOTO EMILIA

Abbiamo cercato contatti in loco che potessero indirizzarci nei luoghi dove potevamo essere utili e ci siamo poi recati direttamente nelle tendopoli della Protezione Civile, nelle case di riposo della zona e nei campi allestiti dalla popolazione che aveva le case inagibili.

Siamo stati ospitati in varie strutture, insieme ai terremotati delle zone vicine, e con loro
abbiamo condiviso alcune giornate in terra d’Emilia.

In queste circostanze il nostro clown ascolta, supporta, fa parlare e sfogare, sostiene, fa sorridere e ridere. Ci nutriamo di queste emozioni entrando in relazione con tutte le persone che incontriamo lungo la strada.

“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” diceva Madre Teresa; e il sorriso del clown può essere quella goccia.

  • ALLUVIONE VENETO

Nel novembre 2010, parte del Veneto è stato colpita da una grande alluvione.

La mattina del 12 novembre 2010, ci siamo subito trovati nella nostra sede per organizzare l’”unità di crisi” Dottor Clown Padova. A bordo del nostro furgone siamo andati al Palazzetto dello Sport di  Maserà e abbiamo portato tutto il nostro calore a una ventina di persone soprattutto anziane, che alloggiavano lì.

Siamo poi ripartiti per Ronchi. Qui abbiamo incontrato famiglie con tanti bimbi e abbiamo improvvisato per loro  uno spettacolo.

Entusiasti dei loro sorrisi, abbiamo fatto tappa alla palestra di Bovolenta: attorno a noi tutto sott’acqua, riuscivamo solo a scorgere qualche tetto. Per scaricare la grande tensione accumulata, abbiamo acceso la radio a tutto volume e intrattenuto una decina di ragazzi, adulti e bambini.  Come per magia, le risate e la gioia facevano svanire per qualche attimo il buio esterno.

Il nostro piccolo naso rosso ha una forza d’amore che supera le paure e lascia spazio alle vibrazioni del cuore.

  • TERREMOTO DELL’AQUILA

La missione in Abruzzo è stata sostenuta dalle associazioni aderenti alla confederazione Dottor Clown Italia che è stata presente nei territori colpiti dal sisma tutti i fine settimana a partire da quello successivo all’evento naturale fino ad agosto. Siamo stati presenti all’Aquila, ad Onna, Fossa, Scoppito, Centi Colella, Paganica, Lilletta e in altre zone colpite.

Il ritmo del nostro servizio era dettato dalle esigenze dello specifico campo d’accoglienza in cui eravamo presenti. All’interno di un capannone, che cambiava funzionalità in base all’ora del giorno, servivamo i pasti, ascoltavamo la messa la domenica mattina e organizzavamo la “sala giochi” per bambini. In ogni campo abbiamo incontrato i volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa, degli Alpini, cercando con loro sempre la complicità necessaria per essere un unico “corpo in movimento” verso il bene delle persone.

Abbiamo ascoltato le storie delle persone che hanno visto le proprie case andare in frantumi e le proprie auto schiacciate dai sassi. Racconti di persone che, fermandosi ad osservare quel che restava della propria abitazione intravedevano le fotografie, i calzini e i piatti tra le macerie. In ogni paese abbiamo incontrato cuori affranti dal dolore, ma pronti a ricominciare. Sfoghi e tanta rabbia, certo, ma mai rassegnazione.